Interventi



Sirio quaranta

è un incontro fra gli autori del Sirio, coloro che hanno progettato e costruito il veicolo spaziale, lo hanno immesso in orbita con un lanciatore Delta 2313 della Mc Donnell Douglas, fornito dalla NASA, lo hanno preso in carico dopo la spinta del terzo stadio, lo hanno pilotato nell’orbita ellittica di trasferimento -GTO- e al passaggio al quarto apogeo, dopo 37h: 37’: 47” dalla partenza del vettore Delta, hanno acceso il 27 agosto il motore di apogeo portandolo nell’orbita geostazionaria. In precedenza erano state eseguite manovre di ri-orientamento del motore d’apogeo alle ore 00:50’:27” del 27 agosto.  Allo sparo seguirono le manovre per acquisire la posizione orbitale assegnata 15° west.  Infine le correzioni d’assetto per disporre l’asse di rotazione del satellite perpendicolare al piano orbitale.
Il complesso di acquisizione della posizione orbitale ed il successivo cambiamento d’assetto impegnò fino a metà settembre il gruppo CIA SpA di dinamica del volo al GSFC, Goddard Space Flight Center presso Washington DC; in particolare l’ing. Ferdinando Grego della CIA.

Inoltre, furono monitorate in continuità, subito dopo il lancio, le telemetrie e in particolare le temperature nei punti più importanti e nel contempo si agiva sul veicolo base per condurlo al sito orbitale nominale. Nel contempo il giorno 11 settembre, circa a mezzogiorno, veniva acceso il ripetitore di bordo in banda SHF.   Fu la Selenia SpA nella persona del sig. Ernesto Maoli a dare il messaggio di comando, partito dalla stazione di Santiago della rete STADAN della NASA.  Poiché il ripetitore funzionava regolarmente, il Sirio era in condizione di esser “consegnato” al cliente CNR.  Il cliente riceveva nei tempi giusti il nostro prodotto.  Poi per il pagamento ci vollero alcuni anni.

La celebrazione dei 40 anni  è  sponsorizzata dalla  società GAUSS Srl.


G.A.U.S.S. Srl  «Gruppo di Astrodinamica per l’Uso dei Sistemi Spaziali» è una società fondata nel 2012. Essa è attiva nel settore delle tecnologie spaziali, nella ricerca, nella progettazione e nella realizzazione di dispositivi e sistemi aerospaziali; è attiva anche nella formazione e nelle iniziative culturali dell’aerospazio.
La sua attività e la sua esperienza sono il progetto e la costruzione di microsatelliti, come i Cubesat e i PocketQube, l’impiego di proprie piattaforme e dispositivi di sgancio per i micro-satelliti di altri costruttori o Università; sono l’integrazione dei principali sottosistemi e dei carichi utili, nonché il segmento terrestre per il controllo dei dispositivi in orbita-

The company name is an acronym for "Group of Astrodynamics for the Use of Space Systems", G.A.U.S.S. Srl also known as GAUSS Srl.
The company's small satellites are used as launch platforms for third-party satellites. As a private company, it has successfully launched two small satellites, UniSat-5 ans UniSat.6.
G.A.U.S.S. Srl business is mainly related to the design and realization of microsatellites, which are also intended as Cubesat, PocketQube and releasing platforms. Several universities and research centers around the world have launched their satellites through the company's UniSat launching platforms, thus letting G.A.U.S.S. being a small satellites launch provider.
G.A.U.S.S. Srl activities include structural design, realization and integration of the main subsystems and payloads and all the ground segment operations.




Cronoprogramma Sirio quaranta  Sabato 21 ottobre 2017

Arrivo fra ore 10 e  11:00 al Museo Storico della Aeronautica Militare Vigna di Valle (Bracciano).
fino alle ore 11:10:  Registrazioni  e  consegna del cartellino di partecipante.

Si avrà una sola sessione mattutina fino alle 13:40, senza pausa caffè
10 minuti a intervento. In realtà si considerano 15 minuti, incluse le domande e le risposte
11:10   -Benvenuto del Direttore del Museo Storico  Ten. Col. Adelio ROVITI  
 e  presentazione dell’hangar  Skema  dove si svolge l’incontro Sirio 40.
11:20   una breve premessa - “Sirio”, il passato.  Confronto  con l’innovazione.

Inizio dei lavori: fase antimeridiana:   Il Sirio nei ricordi storici

11:30  -Introduzione del moderatore, ing. Roberto Somma
11:40   -ing. Marco Pascucci  Il satellite “Sirio”, la Laben e la sua crescita nell'industria spaziale.
11:55   -ing. Rodolfo Gamberale  Il sistema automatico di prova del satellite “Sirio” integrato.
12:10   -ing. Luigi Bussolino   Il satellite “Sirio”: un’occasione importante per l’Aeritalia di entrare nel campo aerospaziale.
12:25   -ing. Stefano Trumpy  La dinamica del volo del “Sirio”  nella  fase NASA  post lancio.
12:40   -ing. Francesco Paolo Cantelli:  “Sirio”  e  CNR  un management tutto italiano.
12:55   -dr. Erina Ferro: Eravamo nella storia e non lo sapevamo: Stella la prima rete europea di trasmissione dati via satellite “Sirio”.
13:10   -Amm. Raffaele Azzarone  Esperimento della Marina Militare italiana di comunicazioni via satellite “Sirio”.
13:25   -dr Edoardo  Detoma  Esperienze di sincronizzazione e disseminazione di segnali di tempo mediante il satellite “Sirio”.

La fase antimeridiana termina alle ore 13: 40

13:40 – 14:30  Pausa snack, offerto dallo sponsor GAUSS
14:30 -  Dopo la refezione, Visita al Museo

Ripresa dei lavori: fase pomeridiana:   Un nuovo corso della satellistica

15:15   -prof. Filippo Graziani  Teoria e pratica negli studi aerospaziali: San Marco, “Sirio”, Unisat.
15:30   -dott. Giangrande Barresi   Dal San Marco alla quarta rivoluzione nelle attività spaziali.
15:45   -ing. Lucio Caporiccci  Satelliti grandi e satelliti piccoli: Rivoluzione o pluralità di. opzioni?
16:00   -ing. Alberto Tuozzi   Scenari attuali e futuri della navigazione satellitare.
16:15   -Intervento conclusivo  Cap. Fregata Francesco Primo.. L’evoluzione delle telecomunicazioni spaziali per la Difesa.
16: 30  -Chiusura del moderatore:  ing. Roberto Somma



Seguono i sommari delle comunicazioni e i profili dei conferenzieri



Ing. Roberto  Somma - Moderatore dell’incontro SirioQuaranta



Profilo di Roberto Somma
Subito dopo la laurea in Ingegneria Elettronica, entra nel settore Affidabilità della Selenia, fondamentalmente per programmi spaziali quali Sirio, CosB, ESRO IV, Meteosat.
Passato alla Divisione Spazio, come responsabile del settore Telerilevamento, ha dato origine ai radar spaziali sia in programmi nazionali (ASI) ed europei (ESA) che in quelli di cooperazione internazionale (NASA): Prime Contractor per i Radar Altimetri per ERS-1, ERS-2 ed Envisat in ambito ESA e, con ruolo paritetico, per lo sviluppo di X-SAR (collaborazione tra Italia e Germania, utilizzato in 3 missioni sullo Space Shuttle).  Dal 1991, come co-direttore della Divisione Telerilevamento e, successivamente, di Direttore dello Sviluppo di Nuove Iniziative, ha curato l’evoluzione del settore radar nell’esplorazione del Sistema Solare in programmi di collaborazione con  la NASA: due radar per l’esplorazione del sottosuolo di Marte ed uno per l’esplorazione della luna Titano di Saturno.
In pensione dal 31/12/2007, ha continuato a svolgere attività come “Senior Advisor” del Presidente ed Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia dal 2008 al 2014.
Ha ricoperto incarichi ed ha ottenuto riconoscimenti in vari consessi nazionali ed internazionali (in suo onore l’asteroide 7323 ha ricevuto il nome di Robersomma).
Attualmente è membro titolare della “Académie de l’Air et de l’Espace” e del Consiglio Tecnico Scientifico del CESMA.
Svolge attività di docenza ai Master su tema spaziale delle Università di Roma “Sapienza “ e “Tor Vergata” ed in quello del SIOI.
E' autore di un centinaio di memorie e co-autore di quattro libri.



Ing. Marco  Pascucci


Il  satellite  Sirio,  la Laben  e  la sua  crescita  nell’industria spaziale.

Sommario: La memoria percorre il ruolo  di Laben nel progetto Sirio, attraverso il lavoro di alcune persone chiave.
Verranno ricordati nella presentazione alcuni aneddoti dell'esperienza vissuta  al Goddard Space Flight Center in occasione della preparazione al lancio e alle fasi successive al lancio, aneddoti probabilmente sconosciuti ai più, ma significativi per  comprendere lo spirito pionieristico di questa straordinaria avventura.
Da un gruppo di 40 persone all'inizio del 1971 il Dipartimento Spazio di Laben  Divisione di Montedel è  cresciuta continuamente  e all'inizio di questo millennio era una s.p.a. di 450 persone e una delle realtà con maggior profitto in Europa, con il record di zero failure in orbita e centinaia di unità, sottosistemi ed esperimenti scientifici in orbita.
La fine di Laben s.p.a. è stata determinata da un drammatico consiglio di amministrazione di febbraio 2004.

Profilo professionale: ing. Marco Pascucci
Si laurea nel dicembre 1970  al Politecnico di Milano con una tesi sull'antenna del Lario del programma Sirio, “Incurvamento delle onde elettromagnetiche nella troposfera”
Master CISD alla Bocconi in Strategie Aziendali 1982-1983
Certificate all'American Management Association 1985
Entrato in Laben come progettista all'inizio del 1971, dopo pochi mesi viene messo a capo del laboratorio di analisi dati del vettore Eldo. In questo ruolo effettua  per la prima volta il collegamento di un calcolatore ad una catena di decommutazione dati satellitari e diventa così responsabile del neocostituito reparto di  S/W spaziale. Nel 1976 viene chiamato a Roma per trasformare  in tempo reale il Checkout del Satellite Sirio. Viene quindi richiesto  da CIA al Goddard Space Flight Center per coprire il ruolo di Health Team Manager per il lancio del satellite Sirio.
Nel 1981 diventa Dirigente, nel 1984 diventa Vicedirettore Generale e nel 1991 Direttore Generale. Nel 1998 diventa Senior Vicepresident Satelliti Telecomunicazione e Telerilevamento di Alenia Spazio. Nel 2000 diventa amministratore Delegato di Laben e di Quadrics S.p.a., Istitore di Space Software Italia e Senior Vicepresident di Alenia Spazio per la Ricerca e i programmi innovativi.
Nel 2004 esce da Finmeccanica ed entra nel Consiglio di Amministrazione  dell'Agenzia Spaziale Italiana con il  governo Berlusconi su nomina del Ministro delle Attività Produttive, ruolo a cui viene richiamato dal Ministro dell'Ambiente nel successivo governo Prodi.
Rappresenta  per 5 anni  il governo italiano come Delegato Nazionale nel settimo programma quadro dell'Unione Europea.
Durante la sua vita lavorativa è stato in più di 20 Consigli di Amministrazione di Società e Consorzi Spaziali ricoprendo il ruolo di presidente in cinque enti, tra cui  ELV (lanciatore Vega).






Il Sistema Automatico di prova del Satellite Sirio integrato

Sommario: La memoria presenta una visione di insieme dell’architettura di un sistema automatico di collaudo di quaranta anni fa. Si trattava di un sistema, chiamato Check-Out Equipment (COE), controllato da un minicomputer (Selenia GP 16) che comprendeva periferiche e strumentazione ad-hoc, e si interfacciava con il satellite Sirio integrato, tramite l’invio di sequenze di telecomandi e la ricezione, de-commutazione, presentazione a video, registrazione e stampa dei dati telemetrici grezzi.
Il computer utilizzato nel COE disponeva di una potenza di elaborazione molto limitata; per questa ragione il COE era collegato ad un sistema di calcolo supplementare, basato su un più potente computer Selenia GP 160 e chiamato Data Center (DC), in grado di interpretare i dati telemetrici e di visualizzarli in tempo reale. Il DC era anche in grado di pilotare in modo interattivo svariati strumenti utilizzati per prove di apparati e sottosistemi.

È interessante guardare il sistema con gli occhi di oggi, alla luce dei progressi avvenuti soprattutto nell’informatica e nelle reti dati; anche con un “semplice” PC, si possono fare e presentare delle elaborazioni impensabili all’epoca del Sirio.

Profilo professionale – ing. Rodolfo Gamberale
Nato nel gennaio del 1939, si laurea a Roma in Ingegneria elettronica nel 1963, con il massimo dei voti. Ottiene il Diploma superiore in lingua e letteratura inglese dall’Università di Cambridge (UK).
Nel 1964 viene assunto dalla Selenia S.p.A. come progettista, prima di radar e poi di apparati spaziali. Inizialmente si occupa di Celle Solari; dal 1970 si occupa di computer per applicazioni spaziali.
Nel 1972 diviene il capo del reparto che progetta e realizza apparati automatici di prova. Nel 1979 diviene responsabile di tutta la progettazione digitale per lo spazio. Frequenta un Master in Economia e Finanza aziendale e segue un corso in tecnologia dei microprocessori.
Fra il 1975 e il 1980, è coordinatore di corsi sui computer, alla Scuola Superiore Reiss Romoli del gruppo STET. Alla fine del 1982 è nominato dirigente, e passa in Selenia Spazio; il gruppo da lui diretto sarà impegnato in prestigiosi programmi internazionali, tra cui la telemetria di Intelsat VI.
Nel 1986 diviene responsabile del sistema di calcolo tecnico-scientifico aziendale e degli standard di ingegneria e qualità del software per lo spazio. Nel 1998 è nominato direttore dell’ICT, Information and Communication Technology, di Alenia Spazio, per Roma, Torino e L’Aquila.
Dal 2001 al 2014 è Consulente presso la IMT S.r.l. di Roma come responsabile dello sviluppo di sistemi di basi dati distribuite per Contraves S.p.A. ed Elettronica S.p.A.





Il satellite “Sirio”: un’occasione importante per  l’Aeritalia  di entrare nel campo aerospaziale

Sommario: Il satellite di telecomunicazioni italiano Sirio fu una importante occasione per l’Aeritalia, società di Finmcccanica e Fiat, per iniziare la progettazione di satelliti, mettendo a frutto l’esperienza acquisita nella progettazione di velivoli civili e militari. La ditta ottenne di poter partecipare alla definizione della struttura primaria e secondaria e del controllo termico del satellite, che avrebbe dovuto andare nello spazio in orbita geostazionaria e da li trasmettere a tutto il mondo, utilizzando nuove frequenze proposte dal prof. Carassa del Politecnico di Milano e mai prima considerate.
Per me giovane ingegnere appena assunto a Torino in Aeritalia fu la prima esperienza di lavoro che mi permise di entrare in quell’ambiente aerospaziale, che frequentai per una trentina d’anni con un certo successo.
Da giovane tecnico passai via via ad altri progetti sempre più importanti fino ad occuparmi di sistemi spaziai completi ed addentrarmi nel campo dell’esplorazione spaziate di pianeti vicino alla nostra Terra quali Marte e Venere, studiandone possibili missioni.  In questa breve memoria, cercherò di ritornare indietro nel tempo a quegli anni fatidici per ricordare l’impegno dell’Aeritalia nel programma Sirio, le problematiche affrontate e risolte e le esperienze acquisite.

Profilo professionale -  ing. Luigi Bussolino,  ingegnere aeronautico
L’ing. Luigi Busssolino si è laureato in Ingegneria Aeronautica al Politecnico di Torino nell’ormai lontano 1973 con una tesi sui satelliti per la navigazione aerea che gli valse un premio dell’Alitalia. Dopo  aver cercato di entrare invano in Aeronautica, dovette espletare il servizio militare come ufficiale nell’Esercito nella specializzazione di Artiglieria semovente. Assunto in Aeritalia nel Novembre 1975, incominciò la sua vita nel campo aerospaziale che è poi durata una trentina d’anni. La progettazione del Controllo Termico del satellite di telecomunicazione italiano Sirio fu l’occasione iniziale per acquisire esperienze nel campo della progettazione con l’utilizzo di programmi agli elementi finiti, allora una novità, conoscenze di tecnologie avanzate oltre alle problematiche relative all’integrazione del satellite ed alle prove per lo sviluppo fino alla qualifica del sistema in condizioni operative. La sua carriera si è sviluppata nell’ambito del controllo termico, passando dalle tecniche passive a quelle attive, utilizzate su Shuttle e sui moduli spaziali, e dal sottosistema al sistema come l’IRIS, che doveva lanciare satelliti dallo Shuttle, e la definizione della loro missione, come fu per il LAGEOS II, lanciato poi dall’IRIS  nel 1992.  L’esperienza acquisita nella gestione del sistema spaziale divenne utile per lo studio delle nuove missioni dedicate all’ esplorazione di nuovi pianeti come Marte e Venere e per studi di altri progetti, i cui risultati dovevano fornire indicazioni strategiche alla Direzione della Ditta.  Divenne poi responsabile del gruppo Studi Avanzati e lasciò l’azienda nel 2004.  Da molti anni partecipa alla definizione dei papers del Congresso della Federazione Astronautica Internazionale per le
sessioni “Space Transportion Systems” e per “Earth Observation economical benefit”.
Nel 2003 per la sua attività fu nominato Accademico dell’Astronautica.
È stato consulente della Rheinmetall per l’entrata in campo spaziale nello sviluppo di piccoli satelliti tipo Miosat (2008- 2010).  Si occupa da alcuni anni dell’alimentazione degli astronauti nello spazio e di filatelia astronautica partecipando con le sue collezioni a molte mostre tematiche dall’Italia nello spazio alle donne nello spazio. 



Ing. Stefano Trumpy.   Presidente della  Internet Society, sezione Italiana


Il volo del  Sirio  dopo  il lancio  e  l’inserimento  in orbita di trasferimento

Sommario: Il count down per il lancio termina a Cape Canaveral alla ora locale 19:50 del 25 agosto, corrispondente alle 1.50 di notte del 26 agosto in Italia; il Sirio si trova nella piazzola di lancio numero 17, dove il vettore Thor Delta lo porterà nell’orbita ellittica di trasferimento, con apogeo a 36000 Km perigeo di 230 Km. A questo punto il seguito della missione è trasferito all’equipe del Goddard e la prima manovra di assoluta importanza è stata l’accensione del motore di apogeo che renderà l’orbita circolare e conseguentemente geostazionaria; l’ordine della accensione viene dato dall’ing. Stefano Trumpy che opera presso il Goddard con i suoi collaboratori e che provvede alle telecomunicazioni terra – cosmo per la NASA. L’ing. Vittorio Barbagiovanni della CIA conferma che il motore di apogeo è pronto all’ing. Trumpy che dà il comando per l’accensione che dura esattamente 34 secondi e alleggerisce il satellite di due quintali di carburante. L’accensione del motore di apogeo avvenne il 27 agosto alle 16:27, ora italiana, con un comando trasmesso al Sirio dalla stazione Rosman in Nord Carolina. Tutto è andato bene per il motore di apogeo e, a questo punto, iniziano le manovre di affinamento dell’orbita finale e di assetto del satellite per assicurare il puntamento ideale dell’antenna SHF che viene raggiunto il 10 settembre. Restano ultime questioni di verifica dello stato di salute del satellite per raggiungere la fase di hand over della NASA che viene completata alle ore 24 GMT del 29 di settembre. Quindi, a partire dal 30 settembre, il satellite Sirio sarà gestito per le sue funzioni operative di controllo dell’orbita e di assetto congiuntamente da Telespazio e dal CNUCE, con i sistemi software e hardware appositamente predisposti.

Profilo professionale -  ing.  Stefano Trumpy 
S. Trumpy, Classe 1945. Laureato in Ingegneria nel 1969. Entra nel CNR nel 1969 e nel CNUCE nel 1971. Nel 1975 fonda il gruppo di dinamica del volo che si occupa del satellite SIRIO che, nel giro di un anno, si compone di 8 unità specialistiche. Continua ad occuparsi di attività aerospaziali producendo una dozzina di pubblicazioni scientifiche, con impegno decrescente fino al 1988.
Nel marzo 1977, con nomina del Presidente del CNR assume la funzione di Flight Operations Manager del satellite SIRIO.    Nel 1983 diviene direttore dell’Istituto CNUCE, ruolo che copre fino al 1996. 
Dal 1983 viene coinvolto con impegno crescente su attività di reti di calcolatori; il 30 aprile 1986 con il gruppo del CNUCE dedicato alle reti di calcolatori, il CNUCE realizza il primo collegamento a Internet in Italia e quarto in Europa. 
Nel 1992 il CNUCE è tra i fondatori della Internet Society, la società USA che riunisce i fondatori di Internet.
In seguito si occupa degli sviluppi di Internet anche con molteplici impegni di tipo governativo, restando entro il CNR fino alla pensione. 
Nel 2000 fonda la Internet Society sezione Italiana della quale è tuttora presidente.







Sirio: Un Management tutto italiano

Sommario:  Si mostra come, con il Programma Sirio gestito con contratti CNR, sia nato un Management tutto italiano per lo Spazio, portando benefici sia alle Istituzioni che alle Industrie italiane, specie a quelle consorziatesi nella CIA.
Il Sirio, geostazionario, ha introdotto la nostra industria nel mercato aerospaziale come seconda sistemista, dopo la Francia (Astérix 1965), in grado di sviluppare business civile, garantendo, nel contempo al proprio Stato (via CNES in Francia, via CNR in Italia) il rispetto dei Trattati e Convenzioni ONU per l’Uso Pacifico, non Nucleare dello Spazio.
Sirio è il successo del personale della CIA, del CNR e della Telespazio, che seppe gestire contratti decisamente complessi, inusuali alle Organizzazioni a cui appartenevano, inventandosi anche soluzioni all’epoca innovative, ma, soprattutto è il successo delle maestranze italiane che speravano nella capitalizzazione delle conoscenze acquisite con sforzo in una Italia dai molti volti, alcuni non favorevoli alla nostra industria ed alle Telecomunicazioni Spaziali. Queste simbolo di una Libertà che alcuni contestavano, cercando una cultura alternativa anche attraverso le radio libere, nate per cambiare il linguaggio comunicativo.
Un Management robusto, quindi, con metodologie e competenze, anche in area Qualità, di impronta Selenia ed Officine Galileo; Management che è sopravvissuto anche ai giorni nostri quando al CNR è subentrata l’ ASI, mentre  la CIA è solo un ricordo in pochi di noi.
Erede ultimo del Sirio è indubbiamente la Cassini-Huygens, un successo del personale di Via Tiburtina e di quello delle ex Officine Galileo. Durante il Cassini Gran Finale i loro manufatti hanno funzionato fino all’ultimo, trasmettendo immagini che entrano nella storia.

Profilo professionale - Ing. Francesco Paolo Cantelli
Proveniente dall’Istituto di Automatica del Prof. Ruberti, ha creato e diretto, nel CNR prima e presso l’ASI dopo, le attività di Product Assurance e Configuration Verification per i programmi spaziali Sirio e Sirio-2, Iris/Lageos, Italsat 1 e 2, TSS-1, TSS-R, MPLM (ISS), CassiniHuygens e per le collaborazioni ASI/ESA e ASI/JPL. Ha partecipato a numerose campagne di lancio dai poligoni di Cape Canaveral, Cape Kennedy, Kourou; è stato membro dello Steering Bord ECSS, Responsabile dell’Organismo Nazionale di Sorveglianza dei Prodotti ARIANE, membro di Comitati  ASI/ Alenia-Spazio/ JPL, esperto ASI nella Struttura Temporanea di Missione per il rientro di Beppo-SAX, presso la Protezione Civile. Prima del pensionamento ha operato nell’Ispettorato Generale ASI ed è stato membro del Comitato di Formazione UNAVIA.
Dopo il pensionamento è stato per due anni Responsabile delle attività di Safety & Product Assurance per il VEGA Ground Segment della Vitrociset ed ha tenuto corsi / letture sui Sistemi Qualità-Spazio presso le Università di Roma, Sapienza, e Padova. Numerosi scritti sulle riviste Analysis, Qualità, Aeronautica.









Dr. Erina Ferro. Direttore di Ricerca “Wireless Communications” dell’ISTI


Eravamo nella storia e non lo sapevamo: la prima rete europea di trasmissione dati via satellite

Sommario: Nel 1979 nacque una STELLA, ma non nel settore astrofisico bensì in quello delle telecomunicazioni. STELLA era infatti l’acronimo del progetto Satellite Transmission Experiment Linking LAboratories, la prima rete europea di trasmissione dati via satellite. In quegli anni, circa 2000 fisici delle alte energie lavoravano in circa 150 centri diversi nell’Europa dell’Ovest. Il CERN di Ginevra era il cuore pulsante di questi esperimenti, ma quello che realmente mancava era un servizio veloce di trasferimento dati tra il CERN e gli altri centri.  
A questo sopperì STELLA, che nella sua fase di messa a punto utilizzò proprio il neonato satellite italiano SIRIO per le prime sperimentazioni. Cosa era STELLA, come fu concepito, come fu vissuto da chi lo stava progettando e realizzando e come si evolse negli anni…..di questo si parlerà.
Stavamo facendo un pezzetto della storia delle telecomunicazioni….e non lo sapevamo!


Profilo professionale – Dr. Erina Ferro
Erina Ferro ha conseguito la Laurea con lode in Informatica presso l'Università di Pisa nel 1975. Dal 1976 è con il CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, presso l'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione "Alessandro Faedo", ISTI dell’Area della ricerca del CNR di Pisa, con il ruolo di Direttore di Ricerca e responsabile del laboratorio di ricerca “Wireless Communications” (WN Lab) dell’ISTI. 

Dal 1979 si occupa di comunicazioni digitali via satellite, settore in cui ha ottenuto due brevetti (1989 e 1996).  
I suoi interessi principali sono le attività di ricerca nel campo delle comunicazioni wireless digitali (satellitari e terrestri) e l’utilizzo di reti di sensori per l’Assisted Lived, l’e-health e il monitoraggio delle strutture pubbliche di interesse storico.

La Dr. Ferro è autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste e nei congressi internazionali; è Associated Editor della rivista internazionale “International Journal of Communication Systems” ed è coautore di diversi libri in telecomunicazioni.

 
Ammiraglio Raffaele Azzarone 


Esperimento della Marina Militare Italiana di  comunicazioni  via satellite Sirio

Sommario: La Marina Militare Italiana, da sempre interessata allo sviluppo delle comunicazioni, nel 1977 aderì al Progetto SIRIO. L’attività sperimentale svolta negli anni successivi a bordo del Cacciatorpediniere Ardito, ove era stato installato un prototipico terminale satellitare, in collegamento con la Stazione Radiotelegrafica principale della M.M.I., si poneva obiettivi sia di tipo strumentale/operativo sia di ordine tecnico per valutare l’impatto dell’ambiente fisico ed elettromagnetico di bordo sulle comunicazioni via satellite nelle bande di frequenza SHF inesplorate. Gli esiti positivi degli sperimenti si rivelarono basilari per la successiva adozione di moderni sistemi per le comunicazioni satellitari navali sia in banda SHF sia in banda UHF, quest’ultima utilizzata quale stadio a Frequenza Intermedia del terminale. In concomitanza delle attività sperimentali, la M.M.I. mise a disposizione il terminale navale SIRIO all’allora Istituto Elettrotecnico Nazionale “Galileo Ferraris” (oggi I.N.RI.M.) per l’effettuazione di prove di sincronizzazione di orologi atomici.


Profilo - Ammiraglio Ispettore (ris.) Dott. Ing.  Raffaele AZZARONE
Nato a Roma nel 1948, consegue la maturità scientifica nel 1967 ed entra nell’Accademia Navale (LI) da dove ne uscirà nel 1971, col grado di Guardiamarina del Corpo delle Armi Navali.
Consegue, nel 1974, presso il Politecnico di Torino, sia la Laurea Magistrale in “Ingegneria Elettronica” sia  l’abilitazione per l’esercizio della professione, venendo poi destinato, per oltre 4 anni, a bordo di Unità maggiori della M.M.I. ove svolge ruoli di natura tecnico-operativa nei settori delle telecomunicazioni, radar e guerra elettronica.
La sua carriera prosegue presso l’Istituto di studi e sperimentazioni “Giancarlo Vallauri” di Livorno (Mariteleradar) ove riveste l’incarico di Capo Reparto TLC, presso l’Arsenale Militare Marittimo di la Spezia, fino a rivestire l’incarico di Direttore Tecnico e ricoprendo poi incarichi dirigenziali presso le Direzioni Generali e il Segretariato della Difesa, conseguendo, nel 2006, il grado di Contrammiraglio.
Per circa 25 anni svolge anche incarichi didattici, sia in qualità di insegnante presso l’Accademia Navale di Livorno, nelle discipline di Radiopropagazione, Radiotecnica, Tecnica Radar, Protezione delle Comunicazioni ed Impianti TLC di bordo, sia presso l’Università di Pisa in qualità di relatore esterno di tesi sperimentali nel settore delle Telecomunicazioni.
Numerosi, inoltre, i suoi impegni in ambito internazionale, in particolare nella NATO, rivestendo per, oltre 10 anni, l’incarico di delegato nazionale nei Gruppi di Lavoro sulle contro-contromisure elettroniche TLC e trasmissioni dati, e culminati con la presidenza di un Gruppo di Lavoro sulla Compatibilità Elettromagnetica Navale.
Ha concluso gli ultimi anni della sua carriera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ove, tra l’altro, è stato coinvolto negli aspetti connessi alla sicurezza ICT e alla Protezione delle Infrastrutture Critiche, venendo promosso Ammiraglio Ispettore.





Dr. Edoardo  Detoma


Esperienze di sincronizzazione e disseminazione di segnali di tempo
che hanno utilizzato il satellite Sirio

Sommario:  Sirio è stato utilizzato da una serie di esperimenti condotti dall’ Istituto Elettrotecnico Nazionale (IEN) “G. Ferraris” di Torino negli anni 1978-1982.
La presentazione descriverà la storia e la motivazione degli esperimenti e il ruolo chiave svolto dal prof. Leschiutta nell'organizzare lo stesso.
In particolare, l’esperimento di sincronizzazione a due vie si e' svolto in più fasi: la prima fra le stazioni del Fucino e del Lario della Telespazio, la seconda fra la stazione del Fucino e nave “Ardito” su cui era stato installato un terminale satellitare. Nel corso degli stessi esperimenti di sincronizzazione sono state effettuate anche prove di disseminazione di segnali di tempo via satellite utilizzando il segnale orario prodotto dallo IEN (adesso INRIM, Istituto Nazionale per la Ricerca Metrologica) e trasmesso dal satellite SIRIO-1 sia sui canali in banda Ku sia in VHF. Finalmente è stata eseguita una campagna di misure di ranging dello stesso satellite dalla stazione del Lario per la determinazione orbitale dello stesso in previsione della manovra di spostamento sulla Cina.

Profilo professionale:  dr. Edoardo Detoma
Il Dott. Edoardo Detoma si è laureato in fisica con indirizzo astronomico/astrofisico presso l’Università di Torino nel Luglio 1977 e ha svolto la sua attività professionale principalmente nel campo della metrologia di tempo e frequenza e delle sue applicazioni in ambito spaziale operando principalmente in Italia e negli Stati Uniti, dove ha lavorato (NASA, NRL, NOAA) alla validazione del sistema GPS (da ricordare l’esperienza congiunta compiuta con la Marina Militare Italiana nel 1983 nel Mar Tirreno), sul sistema TDRSS (Tracking and Data Relay Satellite System) e ha realizzato sistemi di ranging di nuova generazione (2015-2016).
In Italia ha realizzato il sistema primario di timing e di ranging per il satellite SICRAL-1, nonché i sottosistemi di timing per i terminali ad alta capacità mobili e imbarcati, ed è stato il principale progettista della Precise Timing Facility (PTF) del sistema di navigazione satellitare “Galileo”.
Attualmente opera come consulente per varie organizzazioni (Leonardo, Galileo Supervisory Authority, AccuBeat in Israele), in particolare contribuendo con quest’ultima allo sviluppo di un oscillatore ultra-stabile per una missione ESA sulle lune di Giove (JUICE).
 




Teoria e pratica negli studi aerospaziali: San Marco, Sirio, Unisat

Sommario:  Un approccio sinergico tra teoria e pratica può portare al superamento degli ostacoli che si incontrano in molti problemi dell’Ingegneria Aerospaziale. Esempi di tale approccio si possono riscontrare in alcuni dei maggiori programmi spaziali italiani: a partire dal San Marco con la Scuola di Ingegneria Aerospaziale, passando per il SIRIO con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e la CIA SpA e arrivando all’attuale progetto UNISAT del GAUSS, non solo si ripercorrono le tappe della storia dell’aerospazio italiano ma si offrono anche degli esempi di come teoria e pratica si integrano a vicenda per ottenere risultati ottimali.

Profilo professionale– Prof. Filippo Graziani
Laurea in Ingegneria Elettronica, Università di Roma "La Sapienza". Laurea in Ingegneria Aerospaziale, Scuola di Ingegneria Aerospaziale, Università di Roma "La Sapienza". Visiting Scholar all’Università di Stanford -California, 1974-‘75,  Department of Aeronautics and Astronautics, collaborando nel settore dei microsatelliti.

Attività accademica e didattica:  Ha svolto per oltre quaranta anni, 1969-2010,  attività didattiche e di ricerca  nella Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università di Roma “la Sapienza”  in diversi settori quali Astrodinamica, Controllo d’Assetto dei Satelliti, Robotica Spaziale, come Ricercatore, Assistente, Professore Associato e Ordinario. E’ stato Preside della Scuola di Ingegneria Aerospaziale dal 2004 al 2010.   Ha svolto corsi di formazione per l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Fiat-Avio, Alenia Marconi Systems e consulenze a Italspazio, BPD-Fiat Avio, Contraves, Telespazio, Alenia Spazio, Alenia Marconi Systems, GMV, Deimos, FILAS (FInanziaria LAzio Sviluppo), Selex-SI. 

Attività di ricerca ed esperienze:   Ha partecipato ai programmi spaziali italiani San Marco 3 lanciato nell'aprile del 1971 e San Marco 4 lanciato nel febbraio 1974, Sirio, TSS-1 Tethered Sat System Attività di ricerca presso NASA Goddard Space Flight Center Greenbelt, VA, 1976-77 nell’ambito del Progetto San Marco. Ha partecipato a programmi bilaterali con il Keldysh Institute for Applied Mathematics di Mosca, il Kiev Polytechnic.       
Dal 1996 ha coordinato il Programma UNISAT, che coinvolge gli studenti nel progetto e costruzione di microsatelliti sotto la guida dei docenti e dei ricercatori del GAUSS., con sette piccoli satelliti immessi in orbita LEO tra il 2000 e il 2014 dal lanciatore russo –ucraino  DNEPR.  Nel 2012 ha lanciato il primo CubeSat italiano da Kourou, con il vettore Vega.
Ha in costruzione il nono satellite UNISAT-7, con lancio nel 2018. Ha costituito, nel 2012, la Società “Gruppo di Astrodinamica per l’Uso dei Sistemi Spaziali” G.A.U.S.S. Srl e ne è presidente.

Pubblicazioni e Riconoscimenti:   Autore di oltre 200 pubblicazioni tecniche, responsabile dei Quaderni di Astrodinamica dal 1993.  Nel 2005 medaglia d’oro “V.F.Utkin” per le relazioni internazionali tra Russia e Italia per i lanci di satelliti universitari, medaglia d’oro “M.K. Yangel-100 years” per il contributo allo sviluppo delle scienze spaziali nel mondo.  Nel 2008 riceve il premio “Aquila d’Oro” della Associazione “Corfinium Onlus”.






Dal San Marco alla quarta rivoluzione nelle  attività  spaziali

Sommario
Dopo un preambolo giovanile, viene presentata la evoluzione dei metodi adottati nella concezione e realizzazione di dispositivi e di sistemi destinati all’impiego nello spazio, per arrivare alle raccomandazioni su come procedere in futuro, agli obiettivi che dovrebbero essere orientati verso lo sviluppo di:
§  sistemi e servizi commerciali di telecomunicazione per vari settori quali Localizzazione, Navigazione, Osservazione della terra, TV, Messaggistica e trasferimento dati.
§  carichi utili per piattaforme satellitari innovative impiegate per veicoli satellitari stile cubesat e per gli UAV nell’osservazione della terra, nelle telecomunicazione e nella localizzazione.
§  metodi di produzione, integrazione, prove e lancio di sistemi con standard di stile Cubesat.
una vasta commercializzazione dei sistemi trattamento e processo dati.

Lo scopo di tali azioni dovrebbe essere il miglioramento delle capacità nel settore spaziale e la preparazione alla prevedibile ed intensa commercializzazione delle attività spaziali.


Profilo: G. Barresi  
Aprile 1962-  Dottore in Fisica, Laurea sperimentale all’ Università La Sapienza di Roma; relatore Edoardo Amaldi.   1962-1969 Al CRA, centro ricerche aerospaziali del prof. Broglio. Responsabile del laboratorio elettronico per la realizzazione dei circuiti del carico utile dei satelliti San Marco 1-2-3;  partecipa  allo sviluppo, integrazione, prove di  qualifica, lancio e gestione orbitale dei satelliti San Marco 1-2-3.     1969 – 1982  Alla Compagnia Industriale Aerospaziale, poi CNA Compagnia Nazionale:  ingegneria di sistema, definizione dei programmi di prove di qualifica e di convalida del satellite. Responsabile delle interfacce con il lanciatore e con il poligono di lancio, responsabile del programma di operazioni del lancio del satellite, direttore del lancio. Nel periodo 1983-1994 Al  Consorzio Italspazio:  responsabile dei programmi di sviluppo e direttore commerciale; 1992-’94  Partecipa allo sviluppo commerciale  del programma  Globalstar.    1994-‘98  Alla Elsacom,  imposta lo sviluppo della rete commerciale del sistema  Globalstar nell’Europa dell’Est.    1998-2002  Dopo il fallimento del programma  Globalstar  entra nel Galileo Program Office per lo sviluppo di una Public Private Partnership per lo sviluppo del GNSS Galileo e del programma EGNOS Galileo, nonché  per l’estensione all’Ucraina dei servizi di Navigazione.    Dal 2005 Presidente della società ItalConsulting LLC,  per lo sviluppo di collaborazioni nel settore Aerospaziale tra ditte Italiane ed Ucraine.     

Accademico della International Academy of Astronautics.




Ing. Lucio Caporicci.  VP BusinessDevelopment, Europe. Space Systems LORAL LLC


Satelliti Grandi e Satelliti Piccoli: Rivoluzione o Pluralità di Opzioni?
                                                                                                                                                           
Sommario:   Nel corso degli ultimi decenni si è assistito all’evoluzione dell’industria aerospaziale in molteplici direzioni. Satelliti sempre più grandi e satelliti sempre più piccoli sono stati sviluppati per accomodare le necessità della ricerca scientifica e nelle applicazioni commerciali.  In particolare, nel campo delle telecomunicazioni, dove i grandi satelliti geostazionari hanno giocato la parte del leone nel mercato commerciale, i progetti e le idee basate su piccoli satelliti non sono mancati.
L’uso di piccoli satelliti, individualmente o come parte di costellazioni, mostra un varietà di vantaggi tecnici e, potenzialmente, economici che non cessano di destare l’interesse degli operatori del settore.
Oggi si assiste ad uno sviluppo importante del mercato dei piccoli satelliti stimolato da esigenze diverse e, talvolta, opposte: dalle applicazioni di micro e nanosatelliti per ricerca scientifica, anche a livello universitario, fino alle mega costellazioni di centinaia, o migliaia, di satelliti, disegnate con l’ambizione di coinvolgere tutta la Terra nella rivoluzione digitale delle comunicazioni.
Ma siamo oggi al punto di svolta? Si completerà la transizione dai grandi satelliti ai piccoli satelliti? Cercheremo nel nostro intervento di individuare le esigenze primarie che stanno causano la svolta e faremo ipotesi su come questo contrasto potrebbe svilupparsi ed, eventualmente, risultare in una pluralità di opzioni a tutto vantaggio dell’utente finale.

Profilo - Ing. Lucio Caporicci
Approximately 30 years of experience in the aerospace telecommunications industry working with private companies and international organizations.  Extensive international work experience in Italy, the USA and the UK.   Top Management responsibilities on large satellite programs, engineering and product development. Expertise in the fields of fixed and mobile satellite telecommunications.
Partenerships for business ventures and international cooperations.  Systems, satellite and user terminal design activities including:  requirements definition, design verification, and systems implementation.  Project development and testing, including support to end to end system verification. Strategies for development of new systems and products.  Systems Engineering processes and methodologies. Highly experienced in team, program and contractor management. Specific experience in managing international programs and international teams.
Detailed professional experience.
2005 – Current:   SSL, formerly Space Systems Loral, Palo Alto, CA:   • Vice President Business Development, Europe, • Executive Director, Program Manager, • Chief Satellite System Architect & Program Manager, Deputy Program Manager TerreStar,
2003 – 2005:   Globalstar LLC, San Jose, CA:   • Senior Director Product Development,
1995 – 2003:   ICO Global Communications, London, UK:    • Director Satellite Radio Systems and User Segment,  • Director, Communications Payload, ICO Global Communications, El Segundo, CA.
1994 – 1995:   INMARSAT, London: • Senior Systems Engineer,
1987 – 1994:   ITALSPAZIO - Rome, Italy:  • Resident at Space Systems / LORAL and Globalstar (LQSS) -Palo Alto.  • Satellite Systems Engineer.
<Lucio_Caporicci@yahoo.com>,  Phone: +39 348 909 4005





Ing. Alberto Tuozzi.  Agenzia Spaziale Italiana Responsabile della Unità Telecomunicazioni e Navigazione


Scenari attuali e futuri della navigazione satellitare


Sommario: 
La storia della Navigazione Satellitare è complessa. Per molti anni è stata dominata dai requisiti militari e dai sistemi GPS e Glonass. Dal maggio 2000 il GPS è stato di fatto aperto all’uso civile ed ha avuto uno straordinario successo. L’Europa a partire da quegli anni ha deciso di dotarsi del proprio sistema globale il Galileo. Ed anche la Cina ha avviato il proprio sistema Beidou.
Intendo rispondere ad alcune domande:
Perché l’Europa si è dotata di un sistema proprietario nonostante fosse disponibile gratuitamente il GPS?
Quale è la governance di cui si è dotata l’Europa per realizzare Galileo e quale è il suo stato di sviluppo e le prospettive future dei propri servizi? Quale sarà il ruolo del GNSS per l’innovazione della società?
Quale è il ruolo del sottocomitato dell’ONU ICG, International GNSS Committee, nei rapporti internazionali e quale sono le prospettive di collaborazione?


Profilo - Ing. Alberto Tuozzi
Dal 1985 lavora nel campo aerospaziale. Ha lavorato presso il consorzio Italspazio (1985-1988) in particolare su studi per missioni di telecomunicazioni satellitari, presso Telespazio (1988-2002) dove è stato responsabile, tra altri incarichi, del programma per la realizzazione del segmento terreno di controllo e delle operazioni LEOP ed on-station della missione Artemis.
Dal 2002 lavora presso la Agenzia Spaziale Italiana ed è attualmente responsabile delle Telecomunicazioni e della Navigazione satellitare.
Tra altri incarichi è attualmente Delegato Nazionale presso i Board ESA delle Telecomunicazioni (JCB) e della Navigazione  (PB-NAV), del comitato di politica industriale (IPC).   E’ inoltre delegato supplente presso il Comitato  GNSS della Commissione Europea (EGPC) e dello Administrative Board della GSA.   E’ inoltre delegato presso lo International GNSS Committee.




Cap. Fregata ing. Francesco Primo Capo servizio TLC . SMD Sicral.


L’evoluzione delle telecomunicazioni spaziali per la Difesa

Sommario: 
Dopo Sirio ed i suoi successori, più o meno privati, la Difesa ed in primis la Aereonautica Militare  hanno deciso di dotarsi di un satellite per comunicazioni totalmente "governativo".  Dalla prime idee ed ipotesi tecniche al lancio sono passati quasi 20  anni e finalmente il 7 febbraio 2001 è stato lanciato SICRAL con a bordo un payload operante i 3 bande: UHF, SHF ed EHF.
Le prestazioni sono risultate da subito perfettamente in linea con i dati di progetto ed ha avuto inizio una nuova era per tutte le missioni militari.  A seguire il 20 aprile del 2009 è stato lanciato SICRAL 1B, fratello maggiore con prestazioni migliorate sebbene utilizzasse la stessa carrozza di SICRAL1.
Infine il 26 Aprile 2015 è stato lanciato SICRAL2, con capacità decisamente superiori ai modelli precedenti e destinato a sostituire SICRAL 1A  il quale, a dispetto della vita operativa stimata in 10 anni, continua ad essere operativo.


Profilo - C.F.  Francesco Primo
Nato 14 marzo 1968.  Accademia navale dal 1986 al 1990 e a seguire università di Pisa: Laurea in ingegneria Elettronica nel 1994 con tesi sui riferimenti temporali del GPS (relatore G.B. Durando).
Dal 1994 al 1999 imbarcato sui sommergibili. 
Dal 1999 al 2002 Capo Servizio Tecnico presso il Comando Sommergibili. 
Dal 2002 al 2004 Impiego presso il reparto Sommergibili sello Stato Maggiore Marina. 
Dal 2004 al 2007 Ufficiale di Collegamento presso il BWB di Coblenza (Germania)) nell'ambito del programma sommergibili U212
Da qui in poi la svolta verso il mondo TLC:   dal 2007 al 2011: Capo componente Tecnica presso Il Centro TLC ed informatica della MM di Roma;  dal 2011 al 2014,  Direttore del Centro Crittografico della Marina;  dal 2014  ed  oggi:  Capo servizio TLC e controllo Carico utile presso il CIGC Sicral
Dal 1996: Iscritto all'ordine degli ingegneri, a Roma dal 2008.
Dal  2001:  Abilitato docente di Fisica classe (A48) nella scuola superiore
Primo, C.F. Francesco - SMD-SICRAL <c4.sicral.cstlccu@smd.difesa.it>